L’Oman è una terra ancora sconosciuta alla gran parte degli italiani, spesso dubbi e perplessità si accompagnano alla scelta di una vacanza in questo paese meraviglioso.

Ebbene, la mia scelta per la settimana di Pasqua è ricaduta proprio sulla parte sud e precisamente il Governatorato di Dhofar, raggiungibile volando su Salalah grazie a dei tour Operator che hanno scoperto da poco tempo (Dicembre 2015) questa destinazione.

I paesaggi che vi attendono sono tra i più sorprendenti, chilometri e chilometri di spiagge bianche e acque cristalline, oasi verdi, piantagioni di noci di cocco e banane, alberi di incenso (la cui preziosa resina viene utilizzata allo stato solido da bruciare per profumare gli ambienti o come estratto da miscelare ai profumi). Tutto questo in una progressione che parte dal mare, raggiunge colline e altopiani fino a 1200 metri di altezza, e finisce all’interno nel deserto.

Spiagia a Mirbat

Spiaggia a Mirbat

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Pescato del giorno!

Pescato del giorno!

Dhofar è anche una regione ricca di siti archeologici, tra i molti vale la pena visitare le resta di Kohr Rori, l’antica città di Samaran, citta fortificata risalente al 1500 AC dal cui porto partivano navi cariche d’incenso e dirette alla volta di Roma, Persia e tutto l’Estremo Oriente.

Kohr Rori

Kohr Rori

Taqah

Taqah

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Una delle ragioni per cui il sud dell’Oman è così famoso è tuttavia uno straordinario fenomeno atmosferico, noto come Khareef, che si manifesta da giugno per circa due mesi (anche se il suo inizio e fine possono variare di anno in anno).

Il Khareef è un monsone che non provoca piogge torrenziali come ci si potrebbe immaginare, ma il tasso di umidità nell’aria sale al 100%, per cui una nebbia fitta e carica d’acqua impedisce la vista anche a pochi metri di distanza ma fa si che tutto intorno si colori di un verde brillante.

Come per magia le montagne intorno diventano verdi, le cascate cominciano a fluire nelle oasi e le temperature si mantengono intorno ai 27/30°C in una regione in cui tutt’intorno si registrano picchi ben oltre i 40°C e più.

Per Salalah e tutta la zona circostante comincia dunque l’Alta Stagione, periodo dell’anno che coincide anche con alcune feste legate al Ramadan e che vede tante famiglie del Golfo arrivare per beneficiare del fresco e del verde meraviglioso.

Personalmente ho scelto di soggiornare al Marriot Resort di Mirbat in cui da quest’anno è possibile prenotare con diversi Tour Operators tra cui la Veratour. Costruito nel 2009, l’Hotel ha tra i suoi soci fondatori anche il Ministro degli Affari Esteri.

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Mrs Youssef Mustafa Front Office Manager Marriot Salalah

Mr Youssef Mustafa
Front Office Manager
Marriot Salalah

La clientela è prevalentemente tedesca e scandinava.

Il cibo omanita è un incrocio incredibile di spezie e sapori tra il Medio Oriente e l’India, la scelta è vastissima, tra le carni le più consumate sono agnello, capra e manzo, mentre qui nel sud anche pesce e crostacei sono freschissimi e squisiti.

Durante la Serata Omanita abbiamo avuto modo di provare delle specialità deliziose accompagnate da musical locale.

Agnello Kapoli

Agnello Kapoli

Pollo Surer

Pollo Surer

Yakhna Stufato di Verdure

Yakhna Stufato di Verdure

Mr Samir Mohamed Elshennawy Executive Sous Chef Marriot Salalah

Mr Samir Mohamed Elshennawy
Executive Sous Chef
Marriot Salalah

In hotel tuttavia i più scettici troveranno delle proposte giornaliere eccellenti di cibo internazionale e italiano. Tutto lo staff è sempre a disposizione e persino l’Equipe di animazione fa un lavoro dedicato di intrattenimento soft ma molto dinamico.

Italian Chef Mimmo Natale

Italian Chef Mimmo Natale

Mi rimarranno nel cuore la gentilezza e il sorriso di tanti omaniti conosciuti e di tanti stranieri che lavorano in questo paese accogliente.

Tornerò ancora in Oman ad esplorare le meraviglie di questo incantevole angolo di mondo!

 

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