Il promettente futuro della Chia, Salvia Hispanica L.
Da semplice cibo della tradizione sudamericana, la Chia è oggi consumata in tutto il mondo: rientra infatti nella lista dei cosiddetti cibi funzionali per il suo interessante profilo nutrizionale.
I semi di Chia contengono proteine (15-25%), grassi (30-33%), carboidrati (26-41%), fibre (18-30%), minerali (calcio, ferro, fosforo, potassio, zinco e magnesio), vitamine (in particolare del gruppo B) e sono molto ricchi in antiossidanti (tra cui flavonoidi).
Fattori quali il terreno di coltura, così come il clima dell’area di coltivazione possono influenzarne la composizione.
I semi di Chia sono inoltre privi di glutine e questo richiama l’attenzione sia degli intolleranti, sia di chi vuole ridurne l’apporto.
L’interesse per i semi di Chia è letteralmente esploso dal momento che rappresentano un’ottima fonte di grassi omega-3 e il loro rapporto omega-3/omega-6 è ottimale.
La nostra alimentazione oggi, oltre ad essere molto ricca in grassi saturi, presenta un rapporto sbilanciato omega-3/omega-6, a favore di questi ultimi, per cui le indicazioni sono di ridurre il consumo di grassi saturi e di riequilibrare il rapporto omega 3/omega 6, al fine di prevenire le malattie cardiovascolari.
Indicativamente un cucchiaio da tavola di semi di Chia contiene circa 70 Kcal. Il contenuto calorico non è certamente basso ed è da attribuire principalmente alla presenza dei grassi, costituiti però prevalentemente da omega-3.
Ad oggi i semi di Chia trovano impiego in svariati ambiti:
– in alcune farine, per aumentare il contenuto in fibra, abbassandone così l’indice glicemico (in generale consumare cibi con basso indice glicemico ha il fine di prevenire l’ insulino-resistenza e dunque il diabete);
– tra gli ingredienti di biscotti, cereali, pane e marmellate per migliorarne il profilo nutrizionale (arricchendoli cioè di tutte le vitamine, minerali, antiossidanti, omega-3 sopra citati) e la consistenza;
– in ambito sportivo, nelle bevande a base di carboidrati, in quanto sembrano aumentare la resistenza degli atleti nelle prove di lunga durata, probabilmente per le proprietà d’idratazione prolungata e di riequilibrio idro-salino;
– nella formulazione degli integratori per le donne in menopausa, proprio per il loro elevato contenuto in omega-3 e dunque al fine di prevenire le malattie cardiovascolari, il cui rischio aumenta considerevolmente nella donna dopo la menopausa;
– addizionati ai mangimi per animali, come polli, conigli e maiali, per aumentare il contenuto di omega-3 delle carni, oltre che per migliorarne la digeribilità e l’aroma;
– invece l’olio, ricavato dai semi, può essere utilizzato a livello topico per trattare diverse manifestazioni cutanee, tra cui il prurito nei diabetici.
Ma veniamo ad alcuni pratici suggerimenti per l’utilizzo della Chia in casa.
L’utilizzo più semplice e immediato prevede l’aggiunta dei semi crudi ai muesli per la colazione, a macedonie di frutta oppure come condimento delle insalate.
I semi possono essere usati anche in sostituzione dell’uovo nelle torte e dolci da forno, in modo da ottenere la stessa consistenza finale, grazie alla loro capacità addensante (dopo averli fatti idratare mediante l’ammollo in acqua). Oltre ai vegani, anche coloro che desiderano ridurre il consumo di uova potrebbero trovare interessante questo loro utilizzo, dato che non andrebbero consumate più di 2 uova a settimana.
Sul blog troverete due interessanti ricette che prevedono l’utilizzo dei semi di Chia al posto delle uova:
Torta alle Pesche e Semi di Chia e Frollini Vegan ai Fiocchi d’Avena croccanti, Cioccolato e semi di Chia.
Proprio perché ottimi addensanti, i semi di Chia possono essere usati anche nella preparazione di frullati variandone il quantitativo da aggiungere a seconda della densità finale desiderata.
O ancora, miscelati con della frutta matura e acqua, possono essere utili per la preparazione di marmellate.
Tornando alla scienza, al momento sono in corso ulteriori studi anche sull’uomo e non è da escludere che in futuro ai semi di Chia possano essere attribuiti altri interessanti effetti sulla salute.
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Written by:
Cinzia Scarcelli
Dott.ssa in Alimentazione e Nutrizione UmanaDott.ssa in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche
Collaboro con farmacie e parafarmacie a Milano.
Nel 2013 ho iniziato una collaborazione con l’Ospedale Sacco e l’Università degli Studi di Milano dove mi occupo di ricerca clinica sull’alimentazione in gravidanza e allattamento.
Conduco seminari su alimentazione, sostenibilità, salute e benessere.
Ho svolto per anni ricerca pre-clinica in contesti universitari e privati.
Appassionata fin dal liceo di medicina integrata per il raggiungimento del benessere psicofisico e di tecniche di rilassamento e respirazione, pratico yoga quotidianamente.