Ritenzione idrica: come possiamo ridurla?
Con l’arrivo delle prime giornate di sole si ripresenta quello che per molti può rappresentare un dilemma: da un lato il desiderio di scoprire il proprio corpo, tirando fuori dall’armadio abiti leggeri e t-shirt, dall’altro il timore di non sentirsi a proprio agio per via della forma non perfetta.
A volte però gli abiti non stringono per i chili di troppo, bensì a causa della ritenzione idrica, termine con cui si indica la tendenza, soprattutto femminile, a trattenere liquidi in particolare nelle cosce, nei glutei e nell’addome. Proprio in queste zone si osservano rigonfiamento (più o meno lieve a seconda dei casi) e accumulo di tossine, le quali compromettono ulteriormente il metabolismo cellulare, creando quello che possiamo definire un circolo vizioso.
Ma quali possono essere le cause della ritenzione idrica? In genere il dito viene puntato contro uno stile di vita sbagliato, associato o meno ad un’alterata circolazione venosa e linfatica.
In particolare il fumo, il sovrappeso, la vita sedentaria, un’alimentazione troppo ricca di sale e zuccheri, il consumo eccessivo di alcol e caffè, ma anche abiti troppo stretti e tacchi vertiginosi.
Quali i possibili rimedi?
Innanzitutto fare attività fisica. Complici le belle giornate, ci si potrà dedicare ad attività all’aria aperta, come passeggiare e andare in bicicletta. Anche il nuoto è molto indicato. In sostanza occorre preferire una attività fisica che stimoli la circolazione sanguigna in modo costante, senza esporla però a bruschi impatti. Per cui meglio muoversi anche poco tutti i giorni, piuttosto che affaticarsi una sola volta alla settimana.
E poi ovviamente seguire un’alimentazione il più possibile “drenante”, ovvero a basso contenuto di sale e zuccheri e che privilegi alimenti che contengono fibre, acqua, sali minerali, antiossidanti e vitamine.
La prima regola è bere molta acqua, arrivando a 2-2.5 litri al giorno, aiutandosi anche con tisane e tè leggeri senza zucchero.
Tra le acque da preferire ci sono quelle “a basso contenuto di sodio”, ovvero quelle in cui il tenore di sodio è inferiore a 20 mg/l: questa tipologia di acque è molto utile per idratare le cellule e aiutare i reni ad espellere le tossine presenti nell’organismo.
Tra le tisane drenanti che affollano gli scaffali di farmacie ed erboristerie, soprattutto in questi periodo, la scelta è davvero vasta. In genere contengono la centella, che risulta anche molto utile per contrastare la cellulite, il tarassaco, la gramigna, la vite rossa, la betulla e la pilosella. Il vostro farmacista di fiducia saprà sicuramente consigliarvi la miscela di erbe più adatte al vostro caso.
Tra i tè invece spicca senza dubbio il tè verde che ha importanti proprietà diuretiche, soprattutto se assunto a digiuno, per cui può essere l’ideale per la colazione del mattino o per una pausa pomeridiana.
E’ poi fondamentale consumare molti vegetali, per cui verdura e frutta fresca, meglio se ad alto contenuto di acqua, come anguria e melone, e preferire tra i carboidrati quelli complessi, ovvero i cereali come riso, farro, orzo e quinoa.
Tra i cereali all’avena spetta un ruolo di primo piano in quanto alle sue proprietà lassative si aggiungono quelle diuretiche, favorendo così la depurazione dell’organismo.
Nella top list dei vegetali più drenanti troviamo invece gli asparagi, i carciofi, i pomodori, i cetrioli, l’ananas e il mirtillo, quest’ultimo perché migliora la circolazione sanguigna e può attenuare la sensazione di gambe pesanti. Ovviamente meglio consumarli freschi e di stagione.
Ideali come spuntino gli yogurt, che stimolano la digestione e riducono i gonfiori.
Tra i secondi piatti meglio preferire i legumi (come ceci, fagioli, piselli), il pesce e le carni magre, tralasciando invece formaggi e salumi, decisamente troppo salati.
Se i legumi danno eccessivo gonfiore si può optare per le farine, come la farina di ceci, oppure passarli fino a formare un purè, per renderli più digeribili. Col tempo, abituando gradualmente l’organismo, si potranno consumare tutti i legumi senza avvertire particolari fastidi.
Attenzione poi agli hamburger vegetali che sono sicuramente molto comodi perché già pronti ma che, come tutti i cibi pronti, contengono purtroppo un quantitativo di sale notevole.
In generale, bisognerà pian piano abituarsi a cucinare con pochissimo sale.
Come fare allora per insaporire i nostri piatti?
Via libera ad erbe e spezie. Tra quelle che aiutano a combattere la ritenzione di liquidi spiccano il prezzemolo, l’aglio, la cipolla e il rafano.
Anche l’ aceto di mele altamente diuretico e depurativo, rappresenta un’ottima alternativa al sale. Usato come condimento a crudo è da preferire anche rispetto all’aceto balsamico perché meno calorico.
Come grassi da condimenti preferire senz’altro l’olio extravergine d’oliva, tralasciando invece burro e panna.
E direi che da noi, in Italia, c’è solo l’imbarazzo della scelta degli oli extravergine d’oliva da acquistare: più corposi e decisi quelli del Sud, più leggeri e fruttati quelli del Nord. A voi la scelta!
Questo post è anche disponibile in: Inglese
Written by:
Cinzia Scarcelli
Dott.ssa in Alimentazione e Nutrizione UmanaDott.ssa in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche
Collaboro con farmacie e parafarmacie a Milano.
Nel 2013 ho iniziato una collaborazione con l’Ospedale Sacco e l’Università degli Studi di Milano dove mi occupo di ricerca clinica sull’alimentazione in gravidanza e allattamento.
Conduco seminari su alimentazione, sostenibilità, salute e benessere.
Ho svolto per anni ricerca pre-clinica in contesti universitari e privati.
Appassionata fin dal liceo di medicina integrata per il raggiungimento del benessere psicofisico e di tecniche di rilassamento e respirazione, pratico yoga quotidianamente.